Teatro

Il vecchio e il mare

Santiago è un vecchio pescatore che da 84 giorni non riesce a pescare neanche un pesce. Il vecchio e il mare è uno dei più celebri romanzi di Ernest Hemingway: scritto nel 1951, fu pubblicato sulla rivista Life nel 1952. Ultima grande opera narrativa pubblicata in vita, fu premiata nel 1953 col Premio Pulitzer e contribuì a fargli ottenere il Premio Nobel per la letteratura nel 1954, venendo citato tra le motivazioni del comitato selezionatore. Paolo Cresta dà voce a Santiago con Carlo Lomanto che ricrea le sonorità di una Cuba ormai nel mito.
Leggi di piùIl vecchio e il mare

Tre. Le sorelle Prozorov

Una sfida intrigante e allo stesso tempo rischiosa: scegliere una disponibilità allo studio e alla pratica rarissimi in questo campo. Per chi fa teatro, per chi si misura ogni giorno con il tentativo di dare vita, in scena, a qualcosa che abbia un senso e che riesca ad avere «vita» e a ritrasmetterla, Čechov è un baluardo col quale, prima o poi, fare i conti.
Leggi di piùTre. Le sorelle Prozorov

La sosta

Una lettera, ma sarebbe più corretto dire una confessione. In una notte scelta per non dormire, in un luogo scelto per non restare, una voce rimbomba tra porte automatiche e mattonelle. È una donna che sceglie di spogliarsi per raccogliere nudità che il corpo non vede.
Leggi di piùLa sosta

Migliore

Migliore è la storia di Alfredo, un uomo normale, una brava persona, che fa un lavoro qualunque, che reagisce con gentilezza e rassegnazione alle piccole prevaricazioni del quotidiano.
Leggi di piùMigliore

Notti bianche

A certe latitudini, in certi periodi dell'anno, il sole non tramonta mai, neanche di notte. In queste notti accade che si facciano degli incontri straordinari, al confine con il sogno, accade che il tempo e il sentimento si condensino in certi attimi, che le nostre vite ne vengano segnate in maniera indelebile.
Leggi di piùNotti bianche

Spiriticchio – I fiori di Moro

Spiriticchio è un soliloquio. A parlare è Antonio Spiriticchio, il fioraio di stanza a via Fani che il 16 marzo del 1978, giorno del sequestro di Aldo Moro, non si trovò sul luogo di lavoro perché i terroristi la notte precedente avevano provveduto a forare le ruote del suo furgoncino, da cui ogni giorno vendeva i fiori, per impedirgli di essere presente nel luogo del rapimento, sbarazzandosi così di uno scomodo testimone.
Leggi di piùSpiriticchio – I fiori di Moro

Nell’ardore della nostra camera

Nel delicato momento di passaggio tra il secolo XX° e il XXI°, quando cadono i tabù e la religione cattolica comincia a collassare sotto il peso dell’anacronismo e dell’ipocrisia, Sgorbani apre e fotografa il contenuto di uno di quegli “armadi” che in molti preferiscono tenere ben chiusi, perché fa male constatare la piccolezza e la meschinità di un’educazione che ha prodotto soprattutto rivoltanti mostri.
Leggi di piùNell’ardore della nostra camera

Lo spazio del mondo

La mattina del 29 novembre del 1938 un uomo sale sulla torre della Ghirlandina a Modena e si getta nel vuoto. In tasca aveva diverse banconote di grosso taglio e due lettere: una per il re e una per Mussolini. Il danaro serviva a evitare che i fascisti dicessero che si era ucciso per motivi economici.
Leggi di piùLo spazio del mondo

Giobbe – Storia di un uomo semplice

«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».
Leggi di piùGiobbe – Storia di un uomo semplice

Sigmund & Carlo Reloaded

Cosa accadrebbe se in un tempo al di fuori della realtà Marx e Freud, sopravvissuti a sé stessi e al progressivo deteriorarsi delle loro idee, si trovassero a disputarsi una panchina, come vecchi esibizionisti, fuori da un istituto superiore femminile e prendessero spunto da questa competizione per adombrare le proprie rispettive responsabilità filosofiche?
Leggi di piùSigmund & Carlo Reloaded

La patatina

Graham è un uomo “particolare” di 40 anni che vive ancora con la iperprotettiva mamma che di anni invece ne ha quasi 80 e che tanto ricorda, pur vivendo nella lontana Inghilterra, le nostre mamme mediterranee.
Leggi di piùLa patatina

Mazel Tov

Un celebre scrittore defunto, un appartamento da svuotare, un funzionario della sua casa editrice, una promessa fatta anni prima, un’amicizia che sfida anche la morte, un quadro celeberrimo, un figlio e l’amore per sua madre, le radici ebraiche e il mondo di oggi.
Leggi di piùMazel Tov

Manca solo Mozart

Dai meravigliosi anni della Belle Époque e delle carrozze sul lungomare, a quelli bui della Seconda Guerra Mondiale fino alla rinascita e poi al boom economico degli anni Sessanta, dalla speculazione edilizia al colera che mette in ginocchio la città, alla grande illusione degli anni Ottanta segnati in maniera indelebile e meravigliosa da Maradona, Troisi e Pino Daniele.
Leggi di piùManca solo Mozart

Il Grande Inquisitore – Action Two

Ci troviamo nella Spagna del Seicento. La Santa inquisizione governa, soggioga il paese, ed autorizza ed esercita l’inimmaginabile. Ed è qui che va in scena un dialogo impensabile, una conversazione surreale, ma che grazie al teatro e alla sua capacità che realizza la sospensione dell’incredulità – come ci hanno insegnato e dimostrato i grandi maestri – ci convince che questo miracoloso dialogo stia davvero avvenendo.
Leggi di piùIl Grande Inquisitore – Action Two

La femme acéphale

Prendendo spunto dalla poesia di Prévert, si racconta la storia di una donna, giostraia o forse burattinaia sicuramente “disturbata” che con il suo armamentario di pentole, catini, mestoli e mastelli, gira tra le feste di piazza, le fiere, i mercati e i caravanserragli cercando disperatamente di appropriarsi di quegli spazi fisici e mentali posti ai margini della vita “normale”.
Leggi di piùLa femme acéphale

Amleto (o Il Gioco del Suo Teatro)

In epoca elisabettiana era vietato alle donne l’andare in scena, ma sulla scia di fior di esempi (un famosissimo Amleto del 1899 con la divina Sarah Bernhardt ad interpretare il principe danese), in scena c’è una compagnia a predominanza femminile per ribaltare e shakerare il gioco scenico plurisecolare che questo testo rappresenta per tutti i teatranti da più di quattro secoli a questa parte, provando a percorrere il sentiero di un Amleto del cui suo dramma sarà lui stesso drammaturgo, regista e interprete: non è Amleto che scrive e indica cosa (e come) rappresentare ai Comici che arrivano a corte nel momento giusto in cui lui ha bisogno di una prova inconfutabile ed inoppugnabile di tradimento e colpevolezza dello zio-re Claudio? Ed ecco che, magicamente, il teatro arriva in soccorso. Come spesso accade, il teatro arriva in soccorso anche se costantemente sminuito, svilito, impoverito.
Leggi di piùAmleto (o Il Gioco del Suo Teatro)

La banalità del male

Wunderkammer per il Giorno della Memoria. Lo spettacolo è incentrato sulla personalità di Eichmann, e sulla relazione tra incapacità di pensare e mancanza di percezione delle proprie responsabilità, rintracciando nello strumento linguistico la possibilità di mentire a sé stessi, manipolando il linguaggio, o difendendosi dal pensare attraverso frasi fatte e slogan.
Leggi di piùLa banalità del male