Il più classico dei trii del jazz in questa proposta musicale nata nel 2018 e che affonda le sue radici nelle sonorità mediterranee della terra natale dei tre musicisti, ramificandosi attraverso l’esperienza jazzistica che li accomuna. Il repertorio prevede brani inediti scritti dal trio stesso e rielaborazioni di standard classici.
Un urlo, una beffa, una risata sorniona e impavida contro Dio. Un gesto educato seppur ribelle che segna comunque una sfida all’Onnipotenza.Una sorta di gioco proibito verso sé stessi, autodistruttivo e appassionato, in cui i limiti umani vengono abbattuti, l’uno dopo l’altro, senza che ci sia rimedio alcuno.
Musica e Letteratura, due arti che usano strumenti apparentemente agli antipodi, da sempre si attraggono e si corteggiano. Il senso organizzativo e la forma in un brano musicale sono paragonabili alla trama di un romanzo, che in tutti i suoi sviluppi vuole portarvi al termine del brano con avventura e coerenza, mentre la ricerca musicale del testo è da sempre uno dei più ambiti obbiettivi di migliaia di grandi scrittori e poeti. Bookshelf Music si muove alla ricerca di suggestioni musicali attraverso ispirazioni letterarie, talvolta brevi e brucianti, talvolta più elaborate, attraverso brani originali di tutti e tre i componenti, le loro elaborazioni compositive filtrate attraverso l'improvvisazione estemporanea.
Un duo consolidato e un concerto rimandato in una delle scorse stagioni, finalmente di nuovo in cartellone. Due talenti assoluti del jazz campano in una formazione originale e coinvolgente.
Il barone Jacques d’Adelswärd-Fersen è stato un nobile, scrittore e poeta francese. Fuggito dall’ipocrisia della buona società parigina di cui era un esponente di spicco, si rifugia a Capri a cavallo tra Ottocento e Novecento.
In un lungo flashback, la travagliata storia intima del genio del cinema muto. Con il suo personaggio più famoso, Charlot il vagabondo, Chaplin resiste, dopo più di un secolo, come simbolo di una teatralità fatta solo di sguardi e di movimento e mai di parole.
Bill Frisell è considerato uno dei compositori e chitarristi più rappresentativi della sua generazione. L’idea del trio anomalo, vibrafono, chitarra, trombone con l’apporto delle tastiere, con le sue musiche nasce dal fatto che Frisell ha la capacità di riuscire con poche note a esporre l’essenza di un brano senza il supporto di inutili virtuosismi.
La mattina del 29 novembre del 1938 un uomo sale sulla torre della Ghirlandina a Modena e si getta nel vuoto. In tasca aveva diverse banconote di grosso taglio e due lettere: una per il re e una per Mussolini. Il danaro serviva a evitare che i fascisti dicessero che si era ucciso per motivi economici.
Immuni dalla fuorviante tendenza che alla trasgressione - di scelte, o di contesto, o di modalità esecutive - spesso pretende di associare l'attrattiva di un progetto, “The song book” si muove nel rassicurante alveo di quel repertorio che, jazzisticamente, un tempo avremmo definito "tradizionale" ma che, di fronte all’imperversante campionario di digressioni dal tema, assume oggi (quasi rivendicandola) un’orgogliosa dimensione di originalità.
«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».