I giusti, scritto nel 1949, è l’ultimo dei testi teatrali composti da Camus. Ispirato a fatti realmente accaduti durante la prima Rivoluzione russa del 1905, è la storia in cinque atti di una cellula di terroristi socialisti rivoluzionari che organizza un attentato al granduca, alto esponente dell’aristocrazia zarista. Si tratta di un gruppo di giovani che in nome del sogno di un mondo nuovo, più libero, più giusto, sono chiamati a diventare assassini. Essi si interrogano e si scontrano intorno a cosa possa essere considerato rivoluzionario, a quale sia il limite dell’esercizio della violenza, a quanto valga una vita umana.
Un progetto nato con l’intento di cercare una propria voce, di definire un suono sia attraverso un tentativo di rilettura del jazz moderno e contemporaneo che con l’utilizzo delle sue tecniche espressive per raccontare le proprie immagini interiori. Alla base c’è la forte convinzione di fondo che il jazz, con il suo modus operandi, sia una chiave di lettura della musica in generale e dell’esperienza artistica in sé, per questo il progetto cerca di relazionarsi anche con materiale musicale proveniente da altre tradizioni e da suggestioni da altre arti.
Lurdes è una delle tante casalinghe di Napoli, che si è trovata improvvisamente ad avere a che fare con il Coronavirus, con le mascherine, i tamponi, il conflitto del farsi o non farsi il vaccino e dell’isolamento improvviso dell’intera popolazione che ha dovuto limitare la propria libertà, giustificando ogni uscita per strada. In questo clima da guerra, il terrore di ammalarsi si è diffuso in ogni famiglia e ogni membro ha reagito in un modo e nel “Gruppo di famiglia di Lurdes“ è deflagrata come una bomba impazzita.
Lo spettacolo trasporta il pubblico nel cuore del XVI secolo, un’epoca di esplorazioni audaci, intrighi politici e lotte per il potere. Attraverso un’immaginaria corrispondenza epistolare tra la Regina Elisabetta I d’Inghilterra e il leggendario pirata e corsaro Sir Francis Drake, vengono raccontate storie di coraggio, ambizione e fedeltà. Un viaggio attraverso le pagine della storia di un’epoca gloriosa e tumultuosa, un omaggio a due figure iconiche che hanno plasmato il destino dell’Inghilterra, la storia di due anime sole straordinariamente diverse e, allo stesso tempo, straordinariamente simili.
Uno dei racconti più straordinari, visionari ed erotici della letteratura italiana del Novecento. La storia d’ amore fra un giovane uomo e una sirena. Parole impastate di passione e di dolore di suoni e di sapori, di immagini e sensazioni. Un viaggio tempestoso nel mare dei sentimenti.
Quattro assoluti fuoriclasse per un omaggio a “The Duke”, uno dei musicisti afroamericani che maggiormente hanno lasciato il segno nella musica del novecento. Un sentiero intrapreso tra scrittura e interpretazione con brani originali che lasciano lo stupore e la bellezza del mondo musicale di Ellington e la rilettura attenta di alcune sue pagine cercando un sentire che risuoni sincero e attuale.
La regina del teatro italiano inaugura la stagione con un omaggio a Enzo Moscato e al suo Luparella ovvero Foto di Bordello con Nanà, testo iconico del drammaturgo recentemente scomparso portato in scena da Isa Danieli a partire dal 1997 e trasposto anche in un film diretto da Giuseppe Bertolucci nel 2002.
Santiago è un vecchio pescatore che da 84 giorni non riesce a pescare neanche un pesce. Il vecchio e il mare è uno dei più celebri romanzi di Ernest Hemingway: scritto nel 1951, fu pubblicato sulla rivista Life nel 1952. Ultima grande opera narrativa pubblicata in vita, fu premiata nel 1953 col Premio Pulitzer e contribuì a fargli ottenere il Premio Nobel per la letteratura nel 1954, venendo citato tra le motivazioni del comitato selezionatore. Paolo Cresta dà voce a Santiago con Carlo Lomanto che ricrea le sonorità di una Cuba ormai nel mito.
Arturo Gerace nasce sull'isola di Procida e lì vive la sua intera infanzia e adolescenza. L'isola racchiude tutto il suo mondo, e tutti gli altri posti esistono per lui solo nella dimensione della leggenda.
Il jazz ci ha abituato a formazioni anomale: dal quartetto pianoless di Chet Baker e Gerry Mulligan fino al duo contrabbasso e voce di Ferruccio Spinetti e Petra Magoni. Giulio Martino e Rocco Zaccagnino, dopo anni di collaborazioni in formazioni differenti dal Quartetto Acustico al collaudato Jazz&Movie, inventano per Wunderkammer un nuovo progetto musicale con un repertorio teso ad esaltare le potenzialità timbriche del sax e della fisarmonica in grado di spaziare da Piazzolla alla musica brasiliana, dalle composizioni originali agli standard più celebri in un impasto sonoro inedito e singolare.